Studente di Filosofia presso l’Università di Firenze
Batterista e percussionista dei Carmine Burana
Dal 2006, in seguito ad un evento di disturbo al dito medio della mano sinistra è momentaneamente disabilitato a praticare percussioni stile metal/hardcore/brasil, ma questo non è il suo stile e preferisce dilettarsi in composizioni svariate che hanno come modelli tre batteristi: John Bonham, Doug Clifford, John Densmore. Si, poi con l'andare avanti nel tempo, i modelli iniziano a moltiplicarsi, e si inizia a rubare spunti e interessanti soluzioni un pò da tutti.
Ho iniziato ad avere un primo approccio con la musica ascoltando Beethoven e Mozart, quando ancora mi divertivo a creare per tutta la casa piste di macchinine per far inciampare le persone. Si, mi piaceva vedere il dolore e il sangue al suono di questi capolavori, quasi fossero richiami, e quale mezzo migliore se non piccole macchine inosservate.Così decisi dopo pochi anni di comprare una tastiera decente e come autodidatta darmi da fare per creare melodie accettabili. Non era il mio strumento e lo lascia per anni nell’armadio mentre prendeva piede un periodo di stasi per una qualche creazione musicale, mentre mi limitavo a conoscere nuovi gruppi e artisti.Poi sentii una necessità irrequieta di riportare in musica ciò che mi piaceva esporre agli altri e che mi si muoveva in mente, e da bravo dislessico avevo difficoltà a farlo a parole: iniziai a prendere lezioni di chitarra classica e poi elettrica. Dopo due anni un incidente alla mano mi procurò tre mesi di fermo e smisi di suonare dato che l’articolazione di un dito era stata fin troppo compromessa per poter portare avanti nel miglior modo possibile le mie capacità di chitarrista. Passai un’estate a riflettere fino a quando approdai di fronte ad una batteria. Così è iniziato il duo che dal 2006 si protrae tra me e la percussione, nonostante un’operazione alla mano. Posso dire di aver trovato il mio strumento.
Aspirante regista..
I miei interessi (e ci tengo a dirlo) non si fermano alla musica o batteria, più specificatamente; sono fin da piccolo un grande appassionato di cinema e lo devo a mio babbo che mi ha trasmesso questa passione. Così mi trovo facilmente a passare nottate o più spesso mattinate con la mente incollata ad una sequenza di “quadri” i cui pittori sono ben rinomati: Lang, Bunuel, Dreyer, Bresson, Pasolini, Hitchcock, Lynch, Tarkowsky, Kurosawa, Scorsese, Antonioni, Gilliam, Monty Phyton, ecc..Questa “necessità” mi ha portato a lanciarmi verso la regia, e lo studio per arrivarci è cominciato innanzitutto dalla fotografia, riprendendo i soggetti anche più inutili, ma atti per prendere confidenza col “nuovo occhio”. Ormai sono 6 anni che mi diletto a viaggiare e portare con me la mia Nikon F1. Da poco si è affiancato a lei un marchingegno un po’ più audace, la telecamera. Non aggiungo altro.
..e Skipper
Anzi, un’ ultima cosa: nella mia “routine” è entrato in gioco un carismatico e avventuroso interesse, da considerarsi un insieme di sport e viaggio. In quanto grande appassionato del mare e dell’apnea, ho deciso di dedicarmi alla barca a vela, portando vari tipi: dal vaurien, al topaz, al declic, ai cabinati. Nel 2008 sono stato ingaggiato a Punta Ala nell'equipaggio, prima di Vertigine tre, poi di Venus, e così, in qualità di due e anche prodiere ho intrapreso il campionato invernale e la regata del gavitello d'argento. E’ un’esperienza unica e c'è molto da divertirsi tra regate e viaggi, ve lo consiglio se volete uscire un po’ dalle righe. Perché no, un giorno bisognerebbe organizzare un bel concerto su una barca in mezzo al mare..immaginate.
Ho iniziato ad avere un primo approccio con la musica ascoltando Beethoven e Mozart, quando ancora mi divertivo a creare per tutta la casa piste di macchinine per far inciampare le persone. Si, mi piaceva vedere il dolore e il sangue al suono di questi capolavori, quasi fossero richiami, e quale mezzo migliore se non piccole macchine inosservate.Così decisi dopo pochi anni di comprare una tastiera decente e come autodidatta darmi da fare per creare melodie accettabili. Non era il mio strumento e lo lascia per anni nell’armadio mentre prendeva piede un periodo di stasi per una qualche creazione musicale, mentre mi limitavo a conoscere nuovi gruppi e artisti.Poi sentii una necessità irrequieta di riportare in musica ciò che mi piaceva esporre agli altri e che mi si muoveva in mente, e da bravo dislessico avevo difficoltà a farlo a parole: iniziai a prendere lezioni di chitarra classica e poi elettrica. Dopo due anni un incidente alla mano mi procurò tre mesi di fermo e smisi di suonare dato che l’articolazione di un dito era stata fin troppo compromessa per poter portare avanti nel miglior modo possibile le mie capacità di chitarrista. Passai un’estate a riflettere fino a quando approdai di fronte ad una batteria. Così è iniziato il duo che dal 2006 si protrae tra me e la percussione, nonostante un’operazione alla mano. Posso dire di aver trovato il mio strumento.
Aspirante regista..
I miei interessi (e ci tengo a dirlo) non si fermano alla musica o batteria, più specificatamente; sono fin da piccolo un grande appassionato di cinema e lo devo a mio babbo che mi ha trasmesso questa passione. Così mi trovo facilmente a passare nottate o più spesso mattinate con la mente incollata ad una sequenza di “quadri” i cui pittori sono ben rinomati: Lang, Bunuel, Dreyer, Bresson, Pasolini, Hitchcock, Lynch, Tarkowsky, Kurosawa, Scorsese, Antonioni, Gilliam, Monty Phyton, ecc..Questa “necessità” mi ha portato a lanciarmi verso la regia, e lo studio per arrivarci è cominciato innanzitutto dalla fotografia, riprendendo i soggetti anche più inutili, ma atti per prendere confidenza col “nuovo occhio”. Ormai sono 6 anni che mi diletto a viaggiare e portare con me la mia Nikon F1. Da poco si è affiancato a lei un marchingegno un po’ più audace, la telecamera. Non aggiungo altro.
..e Skipper
Anzi, un’ ultima cosa: nella mia “routine” è entrato in gioco un carismatico e avventuroso interesse, da considerarsi un insieme di sport e viaggio. In quanto grande appassionato del mare e dell’apnea, ho deciso di dedicarmi alla barca a vela, portando vari tipi: dal vaurien, al topaz, al declic, ai cabinati. Nel 2008 sono stato ingaggiato a Punta Ala nell'equipaggio, prima di Vertigine tre, poi di Venus, e così, in qualità di due e anche prodiere ho intrapreso il campionato invernale e la regata del gavitello d'argento. E’ un’esperienza unica e c'è molto da divertirsi tra regate e viaggi, ve lo consiglio se volete uscire un po’ dalle righe. Perché no, un giorno bisognerebbe organizzare un bel concerto su una barca in mezzo al mare..immaginate.
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